Ogni anno il periodo ottobre è conosciuto come Ottobre Missionario. Infatti il 24 si celebra la Giornata Missionaria Mondiale, istituita nel 1926 per ricordare la funzione delle attività dei missionari. Le missioni alimentano la fraternità con tutte le comunità cristiane sparse nel mondo oltre all’impegno di solidarietà con le Chiese di più recente formazione. Tra cui quelle che vivono nei paesi più poveri e che soffrono persecuzioni.
Ancora oggi un cristiano su otto nel mondo viene discriminato.
Oltre 340 milioni di cristiani, a ogni latitudine, sono oggetto di persecuzione a causa della propria fede. 309 milioni di fedeli cristiani subiscono persecuzioni estreme.
Quest’anno Papa Francesco ci invita ad essere “testimoni e profeti” della parola di Dio, ricordandoci che “anche i più deboli possono diventare missionari a modo loro, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato, anche se coesiste con molte fragilità”.
L’essenza dell’ottobre missionario è la celebrazione del Regno di Dio che verrà e che possiamo costruire insieme affinché l’umanità si regga sulla solidarietà piuttosto che sullo sfruttamento della debolezza dei molti a vantaggio dei pochi. Perché a nessuno dovrebbe essere negato il diritto alla felicità.
È per questo ideale che Mercy in Action Onlus si impegna a sostenere le opere delle missioni estere delle Figlie della Misericordia e della Croce. Il Papa ci dice che “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato“ (At 4,20). È in questa testimonianza che si siamo chiamati a guardare questo tempo che viviamo e la realtà che ci circonda con occhi di fiducia e di speranza.
I racconti dal Messico
La testimonianza quest’anno arriva da Sr. Gabriella e da Sr. Maria, in missione in Messico in questo mese di ottobre per visitare le attività legate alle scuole fondate dall’Istituto nella città di Tultepec. A causa dell’emergenza Covid-19, le famiglie hanno subito gravi conseguenze economiche che mettono a rischio la continuità scolastica e l’istruzione dei propri figli. Le scuole elementari e medie di Tultepec rappresentano un importantissimo punto di riferimento per le famiglie della comunità. Non solo garantiscono ai loro figli la possibilità di ricevere un’istruzione ma contribuiscono ad evitare che i bambini entrino in circoli malavitosi e che le bambine contraggano matrimoni precoci. Le iscrizioni si sono dimezzate e stiamo cercando di sostenere la didattica a distanza per non perdere ulteriori alunni.
Oltre alle scuole, l’Istituto sta valutando un ulteriore progetto per venire incontro alla comunità di Apaseo el Alto, una zona ad alta densità criminale. Il progetto verte sulla fornitura di un servizio importante, quello di una casa di riposo che possa garantire spazi adeguati e mezzi finanziari per l’accudimento degli anziani, di cui le famiglie sono sprovviste.